È vero che mangiare sano fa aprire troppo il portafoglio? Credo che attenzione, revisione e consapevolezza siano le tre parole magiche. Una doverosa revisione delle nostre abitudini quotidiane e una maggiore consapevolezza sulla qualità del cibo che ingeriamo ci aiuteranno a scardinare alcuni pregiudizi.

Prima di tutto vi invito a chiedervi quanto cibo gettate della “spesa grossa”:

si stima infatti che in casa vengano sprecati in media il 35% dei prodotti freschi, il 19% del pane e 16% della frutta che compriamo (fonte www.salute.gov.it).

Traduciamo tutto questo in money e valutiamo se con quel denaro non potessimo comprare almeno 500gr di Teff o 1kg di pasta integrale bio al mercatino del biologico (clicca QUI per leggere il mio articolo sul Teff).

Inoltre, il pane secco non si butta: lo si mette nel mixer, lo si trita, lo si lascia in un luogo fresco ed asciutto dentro ad un sacchetto di carta e voilà. Ciao ciao pangrattato industriale.

Prima di fare la spesa è importate controllare cosa abbiamo in casa: verifichiamo le date di scadenza e, con un po’ di creatività e ricerca online, divertiamoci a capire cosa possiamo cucinare con gli alimenti che già abbiamo. Il mondo di internet ci da la grandissima opportunità di accedere a tantissime e buonissime ricette. Prendiamone spunto.

Il secondo step è stilare un menù per la settimana con quello che ci è rimasto in frigo e in dispensa in modo da limitare il più possibile l’acquisto di troppo cibo e, successivamente a questa considerazione, iniziamo ad organizzare il resto del menù per i giorni restanti.

Mai andare a fare la spesa affamati. L’acquisto illogico e compulsivo mosso dalla fame è il più deleterio.

Usate la “vecchia” lista della spesa. Se volete essere più tecnologici perché il vintage non vi piace, ci sono moltissime app da scaricare sul cellulare che aiutano a tenere sotto controllo gli acquisti da fare per vera necessità.

Alcuni alimenti, come pane, frutta e verdura, sono facilmente deperibili. Sarebbe preferibile acquistarli giornalmente: questo garantisce freschezza quotidiana e limita la possibilità di sprechi perché vengono comprate le porzioni giuste. Se poi provate a fare i germogli in casa vostra autoproducendoli, avrete a disposizione tutti i giorni un super food fresco, rimineralizzatore, diuretico, disinfettante intestinale, ricco di vitamine A, B, C ferro, manganese e zinco.

Favorite l’acquisto di cereali integrali e legumi limitando invece quelli lavorati (leggi qui i miei 20 consigli per mantenersi in salute dove trovi importanti consigli alimentari). La quantità acquistata di cereali e legumi vi permette di variare il menù settimanale potendoli utilizzare per diverse ricette (insalatone, zuppe e ripieni). I 4 cordon bleu surgelati dureranno per due soli pasti provocando inoltre impennate glicemiche, stitichezza e nessun apporto nutritivo salutare.

Una volta tornati dalla vostra spesa, se avete acquistato molti cibi con una breve data di scadenza, congelate quelle cose che sapete non riuscirete a consumare entro la data indicata.

Tutte queste accortezze vi permettono di concentrarvi sulla Qualità del cibo che ingerite. Siamo quello che mangiamo ed è importante nutrirci di alimenti sani che promuovano uno stato di salute e benessere. Il mio consiglio più grande è evitare la “spesona” settimanale riducendola prevalentemente all’acquisto dei prodotti per la pulizia della casa o per rimpinguare la dispensa. Favorire una spesa fresca e quotidiana consente di avvicinarci ai prodotti locali con attenzione allo zero waste e al bio promuovendo una sana alimentazione e, di conseguenza, un sano stile di vita.

E ricorda: mangiare sano significa investire in salute.